A chi è rivolto
Le addizionali comunali rappresentano una quota dell’imposta sul reddito dovuta da tutti coloro che producono un reddito, da lavoro dipendente, pensione o di lavoro autonomo.
Tutte le Categorie contribuenti:
- Dipendenti, pensionati, persone fisiche non titolari di partita Iva, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori occasionali
- Imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, ecc.
- Lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali
- Società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati
Descrizione
Si tratta di una delle imposte locali che, così come previsto per l’Irpef, si calcola in base ad un’aliquota - stabilita dal proprio comune - e per scaglioni di reddito. È su base comunale che viene stabilita l’aliquota dell’addizionale Irpef, sebbene le regole generali che disciplinano il tributo siano le stesse in tutta Italia.
È possibile accedere al sito del Dipartimento delle politiche fiscali, che fa parte del ministero dell’Economia e delle Finanze per trovare i livelli aggiornati dell'addizionale del comune di Trecastelli.
Come fare
Le addizionali Comunali IRPEF vengono trattenute in busta paga sia a saldo per l'anno precedente che in acconto per l'anno corrente. Nello specifico, vengono trattenute le addizionali a saldo dell'anno precedente di imposta per il periodo compreso da gennaio a dicembre.
Anche per i lavoratori autonomi l'addizionale comunale si paga in due rate: acconto e saldo. Al contrario dei lavoratori dipendenti, ai quali viene trattenuta dallo stipendio, i lavoratori autonomi devono pagare l'addizionale comunale con il modello F24.
Cosa serve
- Modello F24
Cosa si ottiene
Il pagamento dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Tempi e scadenze
Il contribuente versa l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) con un acconto - in una o due rate - e un saldo. In particolare, ogni anno versa il saldo relativo all’anno precedente e un acconto relativo all’anno in corso.
L’acconto per l’anno in corso deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:
- unico versamento entro il 30 novembre dell'anno di imposta se l’acconto è inferiore a 257,52 euro
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima è pari al 40% e va versata entro il 30 giugno dell'anno di imposta (insieme al saldo dell’anno precedente), la seconda è pari al restante 60% e va versata entro il 30 novembre dello stesso anno.
Quanto costa
Si calcola in base al reddito complessivo e ad una tabella aliquote IRPEF suddivisa per scaglioni da consultare presso il sito dell'Agenzia delle Entrate.
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Vedi altri 6
- Regolamento IMU
- DCC n. 29 del 25/05/2022 - Tariffe per l'applicazione della TARI. Rettifica termine di scadenza seconda rata anno 2022.
- Allegato B - tariffe alla delibera 23 del 29/04/2022
- Allegato A.1 alla delibera 23 del 29/04/2022
- Allegato A alla delibera 23 del 29/04/2022
- DCC n. 23 del 29/04/2022 - Presa d'atto del PEF del servizio integrato di gestione dei rifiuti e approvazione tariffe TARI - Anno 2022.